Seo: come sono gestiti i commenti ai fini di link building? Un mio piccolo esperimento.

Seo: come sono gestiti i commenti ai fini di link building? Un mio piccolo esperimento.

 

 

commentoLa link-building è una delle principali strategie SEO ed oggi è la più utilizzata.

Trovandomi nella situazione di dover creare un blog personale riguardante webmarketing, seo, social media e wordpress, ho pensato di approfittare della situazione e di "sfruttare" il mio blog neo-nato per testare come i vari professionisti seo utilizzassero i commenti in blog altrui per effettuare la link building.

Ho quindi deciso di realizzare un blog con commenti dofollow attivando, chiaramente, la necessità di moderazione dei commenti da parte dell'amministratore del blog, cioè io.

I risultati di questo esperimento sono stati sconcertanti, anche se in parte attesi: nessun commento includeva alcun accenno al post che stavano commentando.

Spesso, il testo del commento era una micro-descrizione del servizio offerto dal sito web linkato, mentre in altri casi il commento includeva solo ed esclusivamente il link al sito senza alcuna descrizione e/o anchor-text.

Ad esempio, per il mio post realizzato su pinterest nessun commento richiamava in alcun modo l'articolo o le proprie opinioni su pinterest stesso e nessuno aveva alcun collegamento con i social media.

Considerando questi risultati, nasce spontanea una domanda, probabilmente retorica: "Come possono, questi link, essere considerati naturali dacommenti Google e dalle varie serp?". Probabilmente la risposta è semplice, non vengono considerati come naturali.

Sia che la campagna di link building sia stata realizzata manualmente sia in modo automatizzato, tramite appositi tools, le modalità di realizzazione di link building mostrano chiaramente come oggi molte campagne seo vengano gestite in modo sbrigativo, poco accurato e, soprattutto, poco naturale.

Proprio in questo momento, in cui Google, con il suo Google Penguin premia teoricamente le campagne seo realizzate tramite links in entrata naturali, penso che realizzare link massicci senza anchor-text, in siti con tematiche completamente diverse dalle proprie sia inutile se non controproducente.

Detto questo, penso che, in presenza di un commento ben fatto, logicamente connesso al post cui si riferisce e capace di celare il link includendolo indirettamente, esso contribuisca al miglioramento del blog stesso e possa quindi essere apprezzato dall'amministratore del blog e validato.

Realizzare invece commenti non contestuali, spudoratamente rivolti alla link building è inutile se non controproducente (diversi commenti contrassegnati da spam non vengono apprezzati dai motori di ricerca…).

In alcuni casi queste tipologie di commenti porteranno ai risultati sperati ma penso sia sempre meglio realizzare un obiettivo in modo "pulito" e naturale piuttosto che utilizzare scorciatoie non molto limpide.

Questa è , però, solo la mia opinione di seo specialist e mi farebbe molto piacere confrontarmi con voi e con le vostre opinioni a tal proposito.

Tengo a sottolineare come sono assolutamente convinta che questa tiplogia di commenti (approssimativa, senza ancore…) sia realizzata solo da una minoranza di seo mentre la maggioranza sia rappresentata da persone competenti, serie e professionali.

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Commento (1)

  • Risorse-web Reply

    D'accordo con quanto hai scritto!
    Contenuti originali e contestualmente pertinenti all'argomento trattato sono "materiale prezioso" ai fini del SEO, quindi commentare i post in maniera sana e seguendo tale ottica non fa altro che apportare "beneficio" al blog stesso.
    Piazzare link decontestualizzati, oltre a suscitare l'astio del bloger-master che non li approverà con molta probabilità, non apporta gran beneficio allo spammer inesperto (SEO mi sembra una parola troppo grossa da attribuire in questi casi) che con "furbesca stupidità" crede di piazzere un link prezioso verso il proprio sito.
    Con rammarico conosco però anche alcune web agency (presso una ho proprio lavorato fisicamente) che attuano queste strategie "da principiani" e "distruttive" per costruirsi link building.
     
    Ricordo che spesso il titolare incompetente si rivolgeva a qualche dipendente, che magari di posizionamento non capiva niente, dicendo lui "Adesso fai una mezz'ora di SEO".
    Giusto per render l'idea, non solo spammer di ogni tipo contribuiscono a "sporcare la rete", ma anche aziende che, si suppone, vantino personale qualificato.

    22/05/2012 at 9:42 am

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