Facebook e il referendum sulla privacy

Facebook e il referendum sulla privacy

 

facebook Volge al termine il referendum, iniziato il 1 giugno, del popolare social network creato da Mark Zuckerberg.

Gli utenti Facebook possono votare fino a venerdì 8 giugno tramite questa pagina. Il referendum in oggetto riguarda l'eventuale modifica della Dichiarazione dei diritti e delle responsabilità (DDR) e sulla Normativa sull'utilizzo dei dati, in particolare viene discusso, tra l'altro, l'accesso ai dati sensibili dei vari utenti da parte di Facebook ogni volta che un utente installa un'applicazione tramite il classico riquadro che richiede il consenso all'installazione dell'applicazione.

Per limitare l'accesso ai dati sensibili Facebook offre la possibilità e consiglia di definire, all'interno delle impostazioni del proprio profilo quali informazioni possono essere visualizzate e da chi e quali applicazioni possono accedere alle informazioni visibili.

Ecco, la spiegazione di Facebook, contenuta all'Interno del documento di Aggiornamento della Dichiarazione dei diritti e delle responsabilità:

 

"D:  Quando i miei amici utilizzano un'applicazione, possono condividere le mie informazioni con l'applicazione. È sempre stato così?

 

R:  Facebook è un sito Web sociale, esattamente come è sociale la nostra Piattaforma.  Se consideriamo le foto su Facebook, ad esempio,  ciò che le ha rese così popolari è proprio la loro importanza sociale.  Gli utenti possono taggare gli amici, condividere e interagire facilmente sulle foto. 

 

Lo stesso dicasi per le applicazioni sulla nostra Piattaforma.  Le applicazioni hanno bisogno dei dati degli amici per poter creare le esperienze sociali che forniscono.  Lo scopo della Piattaforma è proprio questo.  Connettere le persone ai loro amici tramite vari tipi di applicazioni su Facebook e all'esterno di Facebook (su siti Web, applicazioni mobili, ecc.). 

 

Quando l'utente usa le applicazioni su Facebook, può portare in tali applicazioni le informazioni che altri hanno condiviso con lui.  Ciò consente all'applicazione di creare un'esperienza sociale più interessante e pertinente per l'utente.  Ad esempio, se l'utente usa un'applicazione che gli consente di leggere la recensione di un film, l'applicazione può permettergli di vedere le recensioni degli amici e anche di essere aiutato a decidere quale film vedere.  Quando l'utente condivide informazioni con altri tramite le applicazioni sulla Piattaforma, tali applicazioni devono rispettare le nostre normative sulla Piattaforma.

 

Desideriamo assicurarci che gli utenti conoscano il funzionamento della Piattaforma,  e per questo, nel maggio 2007, nella nostra normativa sulla privacy è stata inserita la seguente spiegazione:

 

Se l'utente, i suoi amici o i membri della sua rete utilizzano applicazioni di terzi, sviluppate utilizzando la Piattaforma Facebook (“applicazioni della Piattaforma”), tali applicazioni della Piattaforma possono accedere a determinate informazioni riguardanti l'utente e condividerle con altri in base alle impostazioni sulla privacy selezionate dall'utente."

In particolare, per disattivare le applicazioni inutilizzate è stata creata la seguente pagina.facebook 2

All'interno della DDR Facebook pone ampia attenzione in merito alla responsabilità "sociale" degli utenti affinchè essi agiscano, all'interno del social media, in modo responsabile e non offensivo. Ad esempio, si consiglia agli utenti di non taggare persone che non vogliono essere taggate e di non pubblicare post "che incitino all'odio".

La normativa sull'utilizzo dei dati consiste prevalentemente in un documento esplicativo dei dati che, nelle varie occasioni, sono visibili e come ciò possa essere evitato oppure limitato.

Possono partecipare al referendum tutti coloro che erano già utenti Facebook il 1 giugno 2012 e i risultati saranno resi noti sabato 9 giugno. L'esito del referendum sarà vincolante per il social media se a votare saranno almeno 300 milioni di utenti Facebook nel mondo (30% di utenti complessivi).

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